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Milano

La costruzione del Duomo a Milano cominciò nel 1386, per volontà di Gian Galeazzo Visconti che prese comando della città dopo avere imprigionato il suo zio Bernabò Visconti. Il regno di Galeazzo fu esteso presto in tutta di Lombardia orientale e zone della regione del Veneto nonchè a sud, Pisa, Siena, Perugia e Bologna. La sua idea era quella di creare un solo regno dell’Italia settentrionale e così nacque il desiderò una chiesa degna della capitale del futuro. In questo luogo sorgevano le due antiche basiliche di Santa Tecla e Santa Maria Maggiore danneggiata seriamente dal crollo della sua campana-torre nel 1353.

 

Con la crescita della città questi luoghi di culto risultavano ormai obsoleti, e troppo piccoli, pertanto il. Visconti contribuì generosamente offrendo per la realizzazione del Duomo il marmo, scavato a Candoglia nord di Lago Maggiore. È probabile che molti architetti, inclusi quelli della Germania e della Francia lavorarono all’ elaborazione di questo progetto. Numerosi architetti e scultori furono chiamati in causa da Como e l’area circostante incluso Bourgogne, Provenza, Savoia, Svezia, Slesia, Praga, Ungheria e ‘Austria. Infatti questa Cattedrale può essere descritta esattamente come stile Gotico” ed Internazionale.” Il Sacrisites del due, incluso l’Abside e le colonne del coro e crociera furono la prima parte della costruzione. Sul lato nord dell’abside, il primo pinnacolo con la figura di Gian Galeazzo travestita come Santo Giorgio sulla cima, fu completato nel 1404. Il lavoro continuò ad un ritmo senza precedenti.

 

Il Duomo di Milano venne aperto per l’adorazione nel 1418 mentre la fronte della facciata non era ancora completata. Dopo la cessione del Visconti e della Repubblica Ambrosiana, al nuovo comando che fu preso da Francesco Sforza la costruzione continuò con l’erezione delle colonne del vaso, il vetro fu installato nelle grandi finestre di abside e le sculture continuarono sia all’interno che all’esterno. Le difficoltà di geometria e statica furono confrontate prima di completare la parte più complicata della Cattedrale: la cupola. Molti architetti furono chiamati per la collaborazione, incluso il grande Leonardo da Vinci. Nel 1500 Milano divenne proprietà degli spagnoli e succesivamente dai francesi.

 

I lavori rallentarono dopo la morte di Amedeo, architetto e scultore che dedicarono 50 anni di servizio continuato al progetto. Alla fine del 1527, l’ Arcivescovo Carlo Borromeo commissionò i lavori a Pellegrino Pellegrini (anche noto come Tibaldi) per continuare il progetto. Il Pellegrini che aveva lavorato primariamente a Roma non fu guardato bene dagli altri amici artigiani perché lui non aveva nessuna intenzione di continuare lo stile Gotico. Questo spiega anche perché il grande coro di pietra nell’abside è fondamentalmente del Rinascimento. Dal 1570 a 1590, le commissione proseguirono a capo di Federico Borromeo, il fratello di Carlo e nuovo arcivescovo della città, il lavoro di Pellegrini venne continuato e iniziarono i lavori in facciata, creando le porte e le finestre più basse. Nel 1590 circa, la costruzione del Duomo di Milano si fermò per le contestazioni tempestose sulla grande differenza tra le parti Gotiche e la facciata. La situazione fu risolta dopo la svolta del secolo successivo quando l’Architetto Buzzi creò i pilastri di stile Gotico, salvando le porte e le finestre del Richini.
Anche se la maggior parte del tetto del Duomo fu completato, il lavoro stava andando ad un ritmo lento fino al 1765 quando inizio la preparazione della cima. Nel 1774 la statua di Maria, la famosa “Madonnina” fu inserita. Fu creata da Giuseppe Perego in rame battutoricoprendola in foglia di oro. Nel 1805, con Napoleone in comando della città, ordinò di completare rapidamente la facciata completa il più presto possibile. Il secondario sulla cupola del Duomo fu completato nel 1877. Brevemente dopo che Italia finalmente era entrata in esistenza nel 1861, la Piazza fu autorevole aperta e le finali risoluzioni architettoniche furono eseguite tra 1865 e 1874 con discussioni sulla facciata ancora una volta in causa sulle delle grandi differenze col resto della costruzione. Quindi nel 1888 fu organizzata una commissione per la facciata nuova e fu vinta con un disegno neo gotico fatto da Giuseppe Brentano. Sfortunatamente, un anno più tardi alla giovane età di 27, Brentano morì ed il suo disegno fu posticipato e più tardi abbandonato. Il completamento della facciata finalmente fu visto nel primo XX secolo con l’inserzione della prima porta di bronzo fatta da Ludovico Pogliaghi. Non era finto il 1965 quando l’ultima porta di bronzo, dello scultore Minguzzi, fu installata completando la costruzione del Duomo di milano . Tre anni di rinnovamenti, dal 1981 al 1984 erano serviti per ristrutturare le quattro colonne che sostengono la cupola.

 

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